Punta Barcarello - Sferracavallo

Quando ho voglia di rallentare dalla routine e ritagliarmi una giornata di lentezza, mettendo da parte i pensieri, vado spesso in riva al mare e che sia tranquillo o agitato mi infonde sempre grande pace. 


Vi lascio qualche curiosità su questo posto vicino Palermo, immerso tra piante di agavi ed aria salmastra con vista su Isola delle Femmine.


Si tratta di Punta Barcarello, una penisoletta che si protende nel mare tra il borgo marinaro di Sferracavallo e la riserva di Capo Gallo. 

   
Nel XVI secolo, veniva denominata Punta della Vaccarella, per via della presenza di bovini che un tempo pascolavano nel promontorio o derivante dalla nobile famiglia omonima. 

Ad incantare non è solo il suggestivo paesaggio tra mare e montagna, lungo questo fazzoletto di terra a strapiombo sul Mediterraneo si ritrovano curiose costruzioni in pietra che rendono l’area della riserva un’attrazione turistica e un originale museo a cielo aperto vista mare. 

Qui c'è un pezzettino di Puglia centro - meridionale , un "villaggio" di piccoli trulli (sconosciuto ancora a molti) alti poco piu' di un metro, che ricordano le inconfondibili costruzioni tipiche, in particolar modo, della zona di Alberobello. 

Oltre al mini villaggio di trulli è possibile imbattersi anche nella riproduzione di una piccola "sfinge egiziana", di un anfiteatro in miniatura, di recente costruito sul perimetro di una muraglia che, ai tempi, aveva il compito di proteggere l’unità di artiglieria. Al centro dell'anfiteatro vi è disegnata una rosa dei venti, realizzata per onorare le vittime della mafia. Altra originale realizzazione è un grande peschereccio trasformato in una fioriera ricolma di piante grasse e fichi d'India.  

  

Dell’artista che ha realizzato queste costruzioni non si sa molto: alcune testimonianze locali fanno riferimento a tre anziani che, di propria iniziativa, hanno impiegato materiale di recupero nella riqualificazione del luogo. 

È interessante infatti risalire al motivo per cui queste opere sono state pensate. Sembrerebbe che tutto ruoti intorno alla piccola chiesetta, a pochi passi dal villaggio di trulli, che si pensa servì in passato, prima come ricovero per i pellegrini che a piedi e a cavallo giungevano fin li' e poi,  durante l'eta' borbonica, come fortino per i guardiani del posto in difesa della famiglia reale. Il Fortino, è stato trasformato in capella votiva dai fedeli della zona, in onore dei caduti in mare ed è ad oggi considerata una chiesetta a tutti gli effetti.

  
  

La Sicilia è scrigno di tesori incredibili, troppo spesso ignorati e lasciati al loro naturale decadimento.

  

E' importante che ognuno, nel proprio piccolo, si impegni per poter fare la differenza.

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